30 anni di cui 20 di dominio assoluto della scena dance, con i gusti personali di chi ne teneva le redini a sentenziare cosa doveva piacere alla gente e cosa no.
30 anni di cui 15 di imposizione sul mercato di hit di dubbio gusto, prodotte da gente "della cricca" e snobbando spesso e volentieri brani di alto livello che erano hit fino a pochi chilometri dai nostri confini.
30 anni di cui gli ultimi 10 dedicati a cancellare il significato stesso del nome della radio.
Potrei essere d'accordo solo con l'ultimo punto.... ma neanche visto che a voi amanti della denz vi hanno dato m2o Per il resto nessuno vi obbliga ad ascoltare Radio Deejay Ma soprattutto :
CITAZIONE
Una storia iniziata nel 1982 con un claim che diceva “In poche parole tanta musica” che oggi è stato completamente ribaltato. Un segnale di trasformazione importante, al quale hanno contribuito, con tecnica e creatività, tutte le voci on air in questi anni. Radio DEEJAY è sempre stata una realtà con una marcia in più, animata da personaggi dotati di forte personalità, da anni protagonisti dello spettacolo italiano.
Che c'entra con le selezioni musicali operate da loro?
Che c'entra la pubblicità?
Il mercato appunto schiaccerebbe completamente la tua logica. O vuoi dirmi che Ggdag ha venduto più dischi di Tiesto?
Mi fa uno strano effetto dover dire ste cose a te Comunque ti spiego il funzionamento delle radio: Si passa una musica che piace al maggior numero di gente. Questo implica buoni risultati nell'Audiradio. Buoni risultati implicano pubblicità. Dalla pubblicità si guadagnano un bel po' di soldi. E guadagnare un po' di soldi è, se non sbaglio, il fine di una società per azioni (quale è Elemedia Spa, editore di Radio Deejay). Quanto detto vale per il mercato italiano ovviamente.... vuoi forse dirmi che in Italia ha venduto più copie Lethal Industry di 1,2,3, Super?
1.AUDIRADIO, se ti informassi, sapresti che esiste dal 1988.
2.Il mercato non è solo succube (oggi probabilmente lo è) ma è anche proposta . Se non fosse così ancora oggi avremmo il Deejay Time con Albertino, Giuseppe, Fargetta e Prezioso che fa Massimo Er Gladiatore. Ma arrivano momenti in cui il direttore artistico deve saper intuire i cambiamenti che avvengono nel mondo e portare la radio a seguire l'onda per poi cavalcarla e imporre i propri artisti sulla cresta. Ggdag è entrato nel "giro" dopo aver azzeccato diverse hit. Poi e solo POI è nata SUPER. Ma guarda bene le classifiche storiche della radio....ogni volta che entrava un prodotto straniero, era (e fin qui ci sto) una licenza o su Time o su DIY o poche altre label. Caso strano però, i prodotti stranieri che erano benvenuti, erano SEMPRE o house o commercialate di bassa lega. Forse gli unici casi al di fuori di questo contesto sono stati OUT OF THE BLUE e ON THE MOVE. Il resto è sempre e solo rimasto vincolato al gusto personale di chi dirigeva la baracca e CREDIMI se ti dico che non è altro che questo.
1.AUDIRADIO, se ti informassi, sapresti che esiste dal 1988.
Vabbè dettagli! Sicuramente avrà influito dal 1988..... prima... bo!
CITAZIONE (Sergio Marini @ 13/1/2012, 16:34)
Ma guarda bene le classifiche storiche della radio....ogni volta che entrava un prodotto straniero, era (e fin qui ci sto) una licenza o su Time o su DIY o poche altre label. Caso strano però, i prodotti stranieri che erano benvenuti, erano SEMPRE o house o commercialate di bassa lega. Forse gli unici casi al di fuori di questo contesto sono stati OUT OF THE BLUE e ON THE MOVE. Il resto è sempre e solo rimasto vincolato al gusto personale di chi dirigeva la baracca e CREDIMI se ti dico che non è altro che questo.
Può essere... però devi pure pensare che brani house o commercialate di bassa lega erano più "adatti" al pubblico italiano di robe "oscure" come Tiesto ad esempio... Ti immagini Briatore al Billionaire che balla Tiesto? Poi vabbè... che a deejay non si passasse la musica dance migliore non c'è dubbio... e Lory D glielo ha detto in faccia ad Albertino all'inizio di questo video: Video
ps. lo so che il Billionaire non esisteva nel 1982
Al Billionaire non è che passano Danza Kuduro eh.........
E poi stiamo discutendo di causa e conseguenza...uovo e gallina...le radio negli anni 80 giocavano un ruolo fondamentale per il manipolamento dei gusti della gente. Negli anni 90 le radio si accorsero che anche i dj potevano essere popstar, quindi ecco che la radio che portava il nome più adatto, propone i suoi personaggi come potenziali miti. La cosa funziona tanto che se poi arrivava DjX che faceva una hit per merito, poi subito uno dei dj della radio ne faceva il clone riscuotendo comunque successo.
Cosa obbligava la radio a non suonare Tiesto? Ok, LETHAL INDUSTRY è un disco cupo...ma metti IN MY MEMORY, era così incomprensibile dagli italiani rispetto a VOICES di Prezioso?
E poi stiamo discutendo di causa e conseguenza...uovo e gallina...le radio negli anni 80 giocavano un ruolo fondamentale per il manipolamento dei gusti della gente. Negli anni 90 le radio si accorsero che anche i dj potevano essere popstar, quindi ecco che la radio che portava il nome più adatto, propone i suoi personaggi come potenziali miti. La cosa funziona tanto che se poi arrivava DjX che faceva una hit per merito, poi subito uno dei dj della radio ne faceva il clone riscuotendo comunque successo.
Ok concordo. Praticamente quello che ha detto Lory D ad Albertino nel video. Comunque io sono uno di quelli che di Radio Deejay ha conosciuto solo il ribaltamento di quel "In poche parole tanta musica"... mi ricordo che ascoltavo il Deejay Time ma molta della musica che passavano non mi piaceva eh Insomma, mi piace il loro modo di fare la radio che per me è unico. Poi per quanto riguarda la musica è la persona che deve avere voglia di andare oltre invece di fermarsi alle canzoncine del karaoke... ma in definitiva capisco il tuo discorso.
30 anni di cui 20 di dominio assoluto della scena dance, con i gusti personali di chi ne teneva le redini a sentenziare cosa doveva piacere alla gente e cosa no.
30 anni di cui 15 di imposizione sul mercato di hit di dubbio gusto, prodotte da gente "della cricca" e snobbando spesso e volentieri brani di alto livello che erano hit fino a pochi chilometri dai nostri confini.
30 anni di cui gli ultimi 10 dedicati a cancellare il significato stesso del nome della radio.
Bah..
sebbene non mi piace questo tuo spalar merda.. devo darti ragione sto giro Sergio..
sopratutto per il paragone di Super che mi pare sia stata prima alla dj parade per 6 mesi tipo e quasi un anno nei primi 20, e lethal industry.. ma non esiste solo quello.. ci sono anche molte produzioni italiane molto belle che albertino ha snobbato... secondo me.. e sempre secondo me.. esisteranno pure altre radio (tanto per rispondere a Fabio) ma ci sono province (come la mia -.-' ) dove m20, studio+, piter pan, e tutte le altre radio Dènz dell'epoca NON RICEVEVANO.. nonostante la mia continua lotta col frequenzuologo (si chiama così?? ) di m2o durata penso 3 anni.. -.-'
esisteranno pure altre radio (tanto per rispondere a Fabio) ma ci sono province (come la mia -.-' ) dove m20, studio+, piter pan, e tutte le altre radio Dènz dell'epoca NON RICEVEVANO.. nonostante la mia continua lotta col frequenzuologo (si chiama così?? ) di m2o durata penso 3 anni.. -.-'
Qui c'è un errore secondo me... Radio Deejay che io ricordi non è mai stata una radio denz... c'erano si un po' di programmi ma la radio non era paragonabile a m2o come musica! Pure dalla storia che c'è su wikipedia si legge che:
CITAZIONE
Radio Deejay viene fondata da Claudio Cecchetto a Milano il 1 febbraio 1982 sulle ceneri di Radio Music 100. Con lui anche Massimo Carpani, Pippo Ingrosso, Kay Rush e Valerio Gallorini (socio ed amministratore). La prima sede è in un appartamento in via Franchetti. Nel 1984 si trasferisce nell'attuale sede in via Massena a Milano. All'iniziò l'emittente si limitava a trasmettere solo alcuni jingles per interrompere la programmazione musicale, ma senza interventi parlati da parte dei deejay. La programmazione iniziale vide bandita la musica italiana; Cecchetto e soci scelsero di incentrare la radio sulla musica New Wave, privilegiando gruppi inglesi tra i quali i Depeche Mode, gli Spandau Ballet, e successivamente i Duran Duran.[2] Il primo programma parlato fu un'intervista di Claudio Cecchetto a Larry Hagman (il cattivo della serie televisiva Dallas) e i primi Dj in onda furono Ronnie Hanson (in inglese) e Gerry Scotti. Viene conosciuta a livello nazionale grazie alla trasmissione televisiva degli anni ottanta Deejay Television ideata e condotta dallo stesso Cecchetto. Si decide così nel 1988 di ampliare la copertura in tutta Italia divenendo Deejay Network. Nel 1989 il Gruppo editoriale L'Espresso, con Eleradio entra a far parte della società Erre D.J. srl rilevando parte delle quote di Cecchetto e Gallorini. Nel 1992, la sede principale della Radio, in via Massena a Milano, subisce ingenti danni a causa di un attentato, secondo gli inquirenti a scopo di estorsione[3] che provoca un miliardo e mezzo di lire di danni, rendendo la radio non operativa per alcune ore[4]. A partire dal 1993, Radio Deejay si attesta, in termini di ascolto, come la prima radio privata nazionale, con una media di ascoltatori giornalieri che si attesta sui 3.687.000[5]. Nel novembre 1994, il Gruppo L'Espresso rileva le ultime quote della radio di Claudio Cecchetto (che si è così occupato del suo altro progetto, Radio Capital, poi acquistata anch'essa dal gruppo L'Espresso), e diviene proprietario del 100% dell'emittente attraverso la sua controllata Elemedia. Nel 1995, Cecchetto lascia anche l'incarico di direttore artistico, a causa di divergenze con la proprietà[6]. Insieme a lui lasciano la radio tra gli altri anche Fiorello e Amadeus. Nel 1996 viene designato quale nuovo direttore artistico Linus. Sul finire degli anni 90, così come nel nuovo millennio, Radio Deejay si è confermata come una delle radio più importanti d'Italia[7][8]. Nel 2008, secondo i dati di ascolto forniti da Audiradio, l'emittente si è confermata al secondo posto come ascoltatori a livello nazionale, dietro soltanto a Radio Rai, e quindi ancora al primo posto tra le emittenti private con una media giornaliera di 5.362.000 ascoltatori[9].
Quindi Radio Deejay va paragonata ad altre emittenti nazionali come RDS, Kiss Kiss, ecc. Se poi queste radio di denz non ne mettevano... bisogna dire grazie a Deejay che ci ha fatto ascoltare almeno i vari Prezioso, Gabry Ponte, Molella, Tony H... perchè, comunque, chi ha voluto è partito ascoltando questi ma oggi ascolta Tiesto, Van Doorn, ecc.
Si ma di fatto c'è chi i dj olanedi se gli è dovuti andare a cercare..... quello che non mi è mai piaciuto di quella radio è che non hanno mai considerato la musica trance, qualche pezzo nelle compilation era inserito ma questo non era (è) sufficiente per far conoscere un genere all'ascoltatore medio.
Quindi Radio Deejay va paragonata ad altre emittenti nazionali come RDS, Kiss Kiss, ecc. Se poi queste radio di denz non ne mettevano... bisogna dire grazie a Deejay che ci ha fatto ascoltare almeno i vari Prezioso, Gabry Ponte, Molella, Tony H... perchè, comunque, chi ha voluto è partito ascoltando questi ma oggi ascolta Tiesto, Van Doorn, ecc.
RDS non metteva dance? E Provenzano e Bolognesi per cosa erano famosi, per le mazurke?
Che dire di RIN poi?
Comunque fai bene a sottolineare "chi ha voluto". Fortunatamente nella storia c'è stata TANTA altra gente che "non ha voluto" ed oggi ascolta Tiesto, Van Doorn ecc perchè all'epoca era partita ascoltando tutt'altro, vedi le varie realtà locali come il periodo 06 di Roma con Vortex, Bismark ecc o il periodo Ultimo Impero di Torino che diede fama e gloria al Ggdag dei primi tempi.
Facciamo un elenco di tutte le hit storiche snobbate da Alba e fratello?
Ne dico una, tanto per dire...STELLA di Jam & Spoon.