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Stefano Tirelli.
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Pare che il sempre più antidivo dell'edm D5 ce l'abbia ancora una volta con qualche collega. in particolare la critica viene mossa verso avicii e altri produttori di grandi capacità musicali ma scarsa padronanza della consolle (o meglio grande pigrizia, perchè diciamocelo, anche un povero idiota sarebbe quantomeno in grado di usare un traktor col sync), abituati a suonare semplicemente schiacciando un play su una traccia premixata.
In realtà nel mio piccolo condivido questo pensiero. Un esempio che mi ha dato piuttosto fastidio è stato Will Sparks (giovane producer australiano) che allo Space di Ibiza prima del live di Ferry Coorsten (e non all'aperitivo al bar sotto casa) ha propinato un set di due ore senza indossare per un secondo le cuffie, senza fare un -e dico 1- passaggio dal vivo . Zero assoluto.
Solo ballare, gesticolare, scuotere i capelli e dire cazzate al microfono.
La cosa mi ha dato, francamente, un po' fastidio, anche perchè il genere -commercialotto con basso in levare alla vinai- è quanto di più io possa odiare.
Ecco il D5-pensiero, condivido:
fonte:
Direttamente dal blog di beatport. -
Foxy2008.
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E non ha tutti i torti .