| CITAZIONE (Ennio Vernuccio @ 29/12/2014, 20:13) Ciao a tutti, sono un dj producer ed ho creato anche una mia etichetta che, naturalmente, pubblica per ora solo i miei pezzi. I risultati sono ovviamente molto deludenti. Scusa se mi permetto, ma già qui mi viene spontanea una piccola critica.
Ma perché diamine ti è venuta l'idea di aprire una label, se non hai un minimo di "giro" di artisti da pubblicare o comunque collaborazioni con altre etichette che ti possono fornire catalogo?
A cosa serve aprirsi una label per pubblicare i propri lavori?
Ci sono migliaia di etichette digitali, se il problema era solo pubblicare la tua musica, non ne trovavi una che ti distribuiva, senza prenderti la briga di aprirne una tua?
Tieni conto che se non hai un buon catalogo, Beatport ha già dato una bella "sforbiciata" alle etichette come la tua.
Poi, risultati deludenti? Cioè pensavi che bastava aprire un account per vendere, anche se nessuno ti conosce?
CITAZIONE Certo, se uno fa questo mestiere solo per passione e non spendendo soldi, come me, può anche fregarsene dei guadagni, ma si perdono cmq gli stimoli se hai una ventina di download fra tutte le piattaforme e altrettanti apprezzamenti su Soundcloud. E' difficile continuare ad impegnarsi per fare musica decente, se hai venti persone che l'ascoltano! Scusa il tono duro, ma davvero mi viene da domandarmi in che mondo vivi....
Ho ascoltato un paio di tracce dalla tua label, siamo sicuri che il tuo remake di RIGHT HERE, RIGHT NOW abbia le dovute autorizzazioni per l'utilizzo del sample?
Per il resto, mi permetto ulteriormente qualche commento sincero, anche se severo : una label deve avere un minimo di impostazione grafica accattivante per attirare il pubblico. Anche se per qualche strano motivo dovessi capitare sulla pagina Bruto Records, trovandomi davanti alla foto del tuo cane, con titoli scritti in piccolo e caratteri che nemmeno si vedono, non sarei certo invogliato a comprare.
Sa di terribilmente amatoriale...
CITAZIONE Fatta questa premessa, non so quindi decidere se sia sbagliato o meno l'utilizzo dell'autobuy, perché alternative per diventare "visibili" non ce ne sono: Soundcloud non basta, e sulle piattaforme a pagamento se non sei in classifica "non ti vedono". Per quanto riguarda gli artisti famosi, non sono sicuro che utillizzino questa forma per "scalare" le classifiche: investono sicuramente molto in pubblicità (Daft Punk 2 mesi prima dell'uscita appariva come spot in quasi tutti i video di youTube), ma non penso che a loro cambi molto essere primi o decimi nella classifica di Beatport. I soldi "veri" li guadagnano con le serate ed, una volta famosi, non hanno bisogno della classifica per essere chiamati a farle. Io ho 48 anni, faccio il dj da molto tempo, una volta non esisteva la rete ma per diventare famosi è cambiata la forma non la sostana perché un tempo, invece degli autobuy, dovevi "pagare" le radio perché "passassero" la tua traccia. In conclusione, credo che l'autobuy per entrare nelle classfiche sia l'unica soluzione oggi, ma come ci si può fidare a dare dei soldi a chi ti promette un servizio che in sostanza non è legale? E' un cane che si morde la coda, per cui continuerò con i pochi fans sperando che la passione continui a sostenermi. F.to: TheDjLawyer L'autobuy è una chimera : nessuno fa serate perché scala le classifiche in questo modo, pensi che i capi di Beatport non lo sappiano? La classifica non te la fanno scalare più di tanto, se non esci su una label "del giro" e questa non abbia già accordi per promuovere il tuo disco.
Quindi l'autobuy è una soluzione relativamente : se non sei nessuno, non diventi qualcuno con autobuy.
Se fai autobuy con un brano con la copertina del tuo cane, non credo ti chiamino a suonare al Tomorrowland.... |
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